Perché i tuoi problemi sono parte integrante della tua identità, tu sei i tuoi problemi. E se i tuoi problemi scompaiono tu non ci sei più.
Quindi tutte le limitazioni connesse a questa forma umana e tutta la sofferenza che attraversi è in realtà qualcosa di irrinunciabile, pena la tua scomparsa.
Tutte le volte che ti lamenti, tutte le volte che giudichi qualcuno o qualcosa non fai altro che rafforzare la tua identità egoica.
Questo è il discorso che ho condiviso oggi con Claudia.
Mi ha detto che ha partecipato a un incontro di gruppo e a un certo punto qualcuno è stato molto sgarbato con lei, e lei è stata sul punto di andarsene dalla riunione. Alla fine è rimasta, ma l’ingiustizia dell’attacco subito l’ha fatta soffrire molto.
Mi ha chiesto se è possibile che una cosa del genere accada.
La risposta è evidentemente si, perché la cosa ti è accaduta – le ho risposto. E trattandosi di un gruppo che lavora su tematiche di crescita spirituale, una esperienza di questo tipo vale come un esemplare insegnamento.
Ti stai lamentando perché questa ragazza ti ha detto che una volta era come te, chiusa e un po’ trasandata: e tu ti sei sentita offesa, perché le sue parole erano rudi e non rispettose del tuo spazio.
Quante volte succede nella vita che qualcuno ti dice delle cose che non ti piacciono? Molto più spesso del contrario – tendenzialmente ci succedono molte più cose che non ci piacciono rispetto a quelle che invece ci piacciono.
E se qualcuno ti insulta, o è sgarbato con te, o dice delle cose non vere che ti feriscono, tu cosa fai? Reagisci immediatamente, ti difendi e magari contrattacchi?
Questo è ciò che fanno normalmente le persone, ma se lo fai, di fatto metti la tua vita nelle mani di un altro.
Saranno i suoi comportamenti che determinano se stai bene o stai male, se ti senti uno straccio o se invece ti senti forte.
La verità ha due aspetti: da un lato siamo umani e ci piace quando i nostri simili manifestano apprezzamento nei nostri confronti, quando sono attenti e amorevoli verso di noi, in particolare quando percepiamo queste attitudini come vere e spontanee.
Così come invece ci irrita quando l’altro è sgarbato o disattento, o addirittura malevolo e intenzionato a ferirci.
L’altro aspetto è invece che c’è in ciascuno di noi qualcosa di essenziale che non può essere scalfito dalle vicende negative del mondo così come non può essere esaltato o accresciuto dall’apprezzamento degli altri umani o dal nostro successo nella vita.
Quando siamo identificati con la nostra forma umana, inevitabilmente le vicende dolorose ci arrecano sofferenza, ci sentiamo depressi e magari arriviamo a maledire questa vita che ci mette così a dura prova.
Dall’altro, quando a guidare la nostra vita è la luce accesa dalla scintilla divina che ci portiamo dentro, quando è la nostra Guida Interiore che tiene le redini sul nostro cammino, allora fioriscono la gratitudine e la gioia, e la vita è come una favola piena di meraviglie e appagamento.
Ma a quel punto non ci sono più i problemi. E non ci sei più nemmeno tu come ego separato.
Gratificazione dell’ego e sofferenza sono due facce della stessa medaglia, non si può liberarsi di una senza liberarsi contemporaneamente dell’altra.
I tuoi problemi non li potrai mai risolvere: sei pronto a lasciare che la tua goccia scompaia e diventi l’oceano?
Affidati alla tua Guida Interiore.