La Vita è una Danza
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La vita è una danza… per molti versi la vita è una danza.
Primo, la vita non consiste di materia ma di energia.
E l’energia non è mai statica, danza continuamente.
Adesso i fisici dicono che non esiste staticità nel mondo, non esiste niente che si possa definire statico.
Ogni cosa è in movimento, sta danzando: è in corso una danza straordinaria.
Gli elettroni stanno danzando, i neutroni stanno danzando e da queste particelle invisibili fino alle stelle più grandi è tutta una danza.
Solo l’uomo si è dimenticato come danzare.
Gli alberi danzano al vento, e così fanno gli uccelli e gli altri animali.
Solo l’uomo si è dimenticato di come si danza, e dimenticando il linguaggio della danza l’uomo ha dimenticato il linguaggio della religione.
La danza è il linguaggio basilare della religione.
Ma le persone cosiddette religiose sono persone quasi morte… lontane, molto lontane dalla danza.
Se cominci a danzare in chiesa, penseranno che sei matto.
In chiesa bisogna essere seri.
In chiesa ci devi andare con una faccia lunga, contrita.
Ridere fragorosamente in una chiesa sembrerebbe un sacrilegio.
L’uomo ha creato delle religioni patologiche.
Invece che delle religioni che rendano l’uomo sano, l’uomo ha creato delle religioni patologiche tanto quanto è lui.
Quindi io voglio riportare la dimensione della danza nella tua vita.
Danza tutte le volte che ne hai la possibilità… canta!
E non prendere le cose sul serio, sii leggero.
Essere vivi è divertente, così com’è divertente pregare, così com’è divertente meditare.
Concentrati sulla parola divertimento e ricorda che quanto più riesci a gioire nella vita, tanto più sarai vicino a Dio.
Se riesci a celebrare questo momento, allora sei in Dio!
Attraverso la celebrazione si arriva al nucleo più centrale dell’esistenza e nella danza questo accade più facilmente che in qualsiasi altro modo.
Nella danza c’è la possibilità più grande che tu scompaia.
E quando tu non ci sei più, allora c’è Dio.
Quando tu ci sei, Dio scompare.
Non potete esistere contemporaneamente.
La relazione è quasi come quella tra luce e oscurità.
La stanza è buia e tu porti la luce: nel momento in cui introduci la luce, non c’è più l’oscurità.
Stavo leggendo un’antica storia sufi, una parabola, che racconta di una antica caverna:
La caverna non aveva mai visto luce alcuna: era completamente buia e nascosta molto in profondità dentro una montagna.
Il sole cominciò a sentirsi molto triste per la caverna.
Tutte le mattine arrivava e bussava, ma la caverna non ne voleva sapere.
Un giorno bussò più forte del solito e disse alla caverna:
Cosa stai facendo li da secoli e secoli?
Io vengo tutti i giorni e porto questa incredibile bellezza, questi colori e luce e amore e vita e calore, e tu continui a restare li nascosta!
Cosa stai facendo lì?
Esci, almeno per una volta, tanto per cambiare, vieni fuori e guarda quello che succede qui fuori.
La notte è finita, non è più necessario nascondersi.
La caverna non poteva crederci.
Non aveva mai sentito nulla come luce, colore, caldo, amore, vita.
Era sempre rimasta là, nella sua profonda oscurità.
Rise e disse: non mi fido, chiunque tu sia non cercare di imbrogliarmi.
Ma il sole insisteva, e così, solo per controllare quanta verità ci fosse, in modo assolutamente scettico, con tutti i dubbi possibili e non credendoci per niente, la caverna uscì fuori.
Era vero, ed era davvero meraviglioso, e lei aveva mancato tutto questo per secoli e secoli.
Era piena di gratitudine e disse: Adesso che io ti ho ascoltato, tu devi ascoltare me.
Vieni dentro, vieni a vedere la mia profonda oscurità, penso che tu non l’abbia mai vista.
Non posso offrirti nient’altro.
Conosco solo una cosa, e quella cosa è l’oscurità.
Vieni dentro e provane il gusto, così come ho provato io.
Io ho accettato il tuo invito, e tu adesso accetta il mio.
Il sole entrò… e non c’era nessuna oscurità.
La caverna non poteva crederci.
Disse: cos’è successo? prima era li, non può essere scomparsa.
É sempre stata lì per secoli e secoli, cos’è successo?
Il sole rise e disse: Se ci sono io, non può esserci l’oscurità – assieme non possiamo coesistere.
L’oscurità è la mia assenza.
L’uomo è l’assenza di Dio.
L’uomo non può mai incontrare Dio, ricordalo!
Quando accade l’incontro, l’uomo non c’è più, c’è solo Dio.
E questo accade solo con la morte dell’uomo, con la sua scomparsa.
E questa possibilità… ho esaminato in profondità tutte le possibilità.
Questa possibilità di scomparire è più grande nella danza che in qualunque altra attività nella quale l’uomo possa essere coinvolto.
É la porta verso il divino più semplice, immediata e spontanea.
E quindi presta più attenzione alla danza, d’accordo?