Questa affermazione è letteralmente vera, e penso che se continui a leggere tra poco sarai d’accordo con me.
Mi hanno raccontato la storia di una signora che stava viaggiando su un autobus di linea.
A ogni fermata l’autista annunciava il nome della fermata stessa e puntualmente la nostra signora con fare agitato e voce preoccupata gli chiedeva di ripetere il nome che aveva detto.
Avuta la risposta, si acquietava per un attimo: non era la fermata dove doveva scendere.
Ma appena l’autobus ripartiva lei tornava a mostrarsi preoccupata e ad agitarsi sul sedile, creando anche un certo disagio tra gli altri passeggeri.
L’autista, che aveva cominciato a tenerla d’occhio nello specchietto retrovisore, alla fermata successiva le si avvicinò e le chiese cosa la preoccupasse tanto rispetto alla sua fermata.
Lei disse che aveva una faccenda urgente da sbrigare e non poteva assolutamente mancare la sua fermata, per questo era ansiosa e preoccupata.
L’autista le disse allora:
“Signora, non si preoccupi, quando arriviamo alla sua fermata glie lo ricorderò io personalmente, così può stare tranquilla che non la mancherà. Dov’è che deve scendere?”
“Ah, grazie, lei è davvero molto gentile e spero proprio che se ne ricordi” rispose la signora ancora un po’ tremante e sudata “io devo scendere al capolinea”.
Se ne diventi consapevole, puoi accorgerti che nella vita si tratta sempre del capolinea.
E non puoi lasciartelo sfuggire: quindi, perché preoccuparti?
Rilassati invece, goditi il viaggio, e quando sarai arrivato sarai fresco e lucido per fare quello che è necessario fare.
Questa è la natura di tutte le preoccupazioni, l’origine della tua ansia: l’illusione/delirio/incubo che sei una entità separata, e vivi in un mondo dov’è necessario che che tu ti affermi: devi provare che ci sei, che hai valore, devi lasciare la tua impronta, realizzare le tue mire personali.
E tutto questo crea in te una grande tensione così che la visione si restringe e la tua percezione è sempre più limitata. La consapevolezza si contrae e tu ti chiudi sempre di più.
Così continui a sbattere la testa, a farti male, e il tuo fallimento come ego è inevitabile.
Accogli quello che la vita ti porta, impara a dire di si e la tua vita avrà una qualità diversa.
Questa è la chiave, la soluzione definitiva, ma è davvero quello che vuoi?